Oliviero Mogno

MISCELLANEA
 

PREFAZIONE



 



   

Alla mamma
che gli è stata vicina sempre
sino alla fine
nei momenti lieti
come in quelli più difficili

 

   Ha messo un anno a morire e sino all'ultimo ha conservato la lucidità e l'ironia di sempre. Ha avuto tutto il tempo di lasciare precise disposizioni su come ci si sarebbe dovuti comportare dopo la sua morte: l'annuncio sul giornale per informare i conoscenti solo a tumulazione avvenuta, il suo corpo nella cassa di legno più povera direttamente al cimitero, senza cerimonie, senza fiori (Non li ho mai potuti sopportare da vivo, diceva: figuriamoci da morto!) e senza la partecipazione di croci e di religiosi, non nel loculo ma nella terra, e su essa non lapidi commemorative ma nulla, al più il nome e due date.
   Aveva ragione. Respirino ancora o non respirino più, quando vengono loro eretti monumenti, gli uomini cessano di essere.
   È per questa ragione che di Lui non proponiamo ora uno dei suoi ottimi, apprezzati, ponderosi studi, quali il «Progetto di motore Diesel», le «Note sull'idroplano», lo «Studio economico sui serbatoi di acqua potabile», «Le probléme de l'approvisionnement d'eau de Trieste depuis ses origines jusq'à présent», il «Problema del pendolo di rivoluzione. Incongruenze teoriche e anomalie sperimentali», il «Riduttore e variatore graduale di velocità angolare», ecc. Il nostro Papà non è stato un tecnico o uno scienziato. Era ed è molto di più e molto di meglio: un uomo vivo.
   Oltretutto, impossibile erigergli monumenti: in Lui troppa discontinuità, troppe curiosità, troppi interessi, troppe fantasie... e in noi troppa incertezza su quando dicesse sul serio e su quando scherzasse (e, neanche troppo sotto sotto, il dubbio che facesse l'una e l'altra cosa a un tempo).
   La selezione degli scritti raccolti in questo volumetto è stata condotta ubbidendo a un solo principio: restituire di Lui l'immagine che Egli stesso trasmetteva di sé. Senza censure, senza abbellimenti, con la maggiore aderenza possibile alla sua realtà.

Dario e Donatella