Oliviero Mogno
MISCELLANEA
LETTERE
PER UNA DIMORA ROTABILE
Trieste, 21 giugno 1958
Spett. società Ansaldo/Breda/Stanga
Costruzioni ferroviarie
Genova/Milano/Padova
Oggetto: Richiesta di offerta di vettura ferroviaria speciale.
Vi trasmetto la presente richiesta per incarico di un mio conoscente il quale avrebbe intenzione di acquistare una vettura ferroviaria avente caratteristiche meccaniche conformi al normale modello di vettura passeggeri a 4 assi in uso presso le FFSS, ma carrozzata con disposizioni, arredamenti, impianti e servizi interni tali da renderla atta all'abitazione, anche prolungata, sua e della famiglia.
Questa specie di dimora rotabile, secondo le intenzioni dell'interessato, sosterebbe per la maggior parte del tempo in terreno di sua proprietà (su di un breve tronco di binario privato raccordato alla rete ferroviaria statale), ma potrebbe, quand'egli volesse muoversi per ragioni di affari o di diporto, essere prelevata a rimorchio per essere poi agganciata, previo accordo con l'amministrazione delle FFSS, ai normali treni di traffico.
Pertanto tale vettura dovrebbe essere, oltre tutto, munita di raccordi flessibili per essere allacciata, durante le prolungate soste sul binario privato, con i servizi urbani di elettricità, acqua, telefono; e sempre mediante congiunzioni flessibili, con le fosse settiche di scarico delle acque nere, fosse che verrebbero predisposte nel terreno di proprietà. D'altra parte, tale vettura dovrà pure essere munita di quanto occorre per il funzionamento dei servizi e degli impianti termici in qualunque stagione dell'anno, durante i viaggi o durante le soste, anche lunghe, fuori sede (in stallia sui binari morti delle stazioni). Insomma si richiede la possibilità di accumulo idrotermoelettrico adeguato all'uso della vettura e alle sue installazioni qui di seguito sommariamente descritte.
Fondamentalmente, la vettura dovrebbe essere suddivisa in tre parti principali: la parte centrale a salone con funzione cumulativa di soggiorno, pranzo, biblioteca, salotto, ufficio; una parte terminale con le cabine da letto e gli annessi servizi padronali (3 cabine a 2 letti, ognuna con servizi particolari di lavabo, doccia, water, bidet); l'altra parte terminale comprendente la cucina, la dispensa, gli alloggi e i servizi del personale.
Ma prima di scendere in ulteriori dettagli (come il rivestimento interno con isolante termoacustico, il sistema di riscaldamento a pannelli radianti applicati sul soffitto, etc.) che potranno venire discussi e fissati in un secondo tempo, vorrei pregarvi di volermi informare quanto prima sui punti seguenti:
1. Avete già pronti, come base di esame per future eventuali modifiche, dei progetti per vetture di tipo analogo a quello sopra detto?
2. In via di larga approssimazione, entro quali limiti potrebbe oscillare il prezzo di una tale vettura?
3. In quanto tempo, circa, dal perfezionamento dell'ordine, potrebbe avvenire la consegna della vettura completa di impianti, installazioni e arredamenti?
4. A quali oneri assicurativi e fiscali e a quali norme dovrebbe sottostare l'uso di una tale vettura?
Resto in attesa delle informazioni che vorrete gentilmente farmi pervenire e frattanto colgo con piacere l'occasione per pregarvi di gradire i miei migliori saluti.
Oliviero Mogno
Trieste, il 24 giugno del 1958
Ministero dei Trasporti
Ferrovie dello Stato
Oggetto: Traino di vettura-salone privata.
Sarebbe intenzione di un industriale, mio conoscente, di acquistare, presso una fabbrica specializzata, una vettura ferroviaria del tipo normale a 4 assi, ma carrozzata con disposizioni, arredamenti, impianti e servizi interni tali da renderla atta all'abitazione, anche prolungata, sua e della famiglia.
Questa specie di dimora rotabile dovrebbe, nelle intenzioni dell'interessato, sostare normalmente, in un terreno di sua proprietà, su un breve tronco di binario privato raccordato alla rete ferroviaria statale, ma dovrebbe pure, quando egli volesse muoversi per motivi di affari o di diporto, poter essere, previo accordo con Codesta Amministrazione, prelevata a rimorchio per essere poi agganciata a un determinato treno, in partenza dalla locale stazione, e trainata fino alla stazione di arrivo e ivi sospinta in un binario morto ove avesse la possibilità di sostare per il tempo desiderato.
In relazione a quanto sopra e per incarico dell'interessato prego Codesta Amministrazione di voler cortesemente farmi avere delle precisazioni sui punti seguenti:
1. Se, in linea di massima, un tale progetto sia realizzabile.
2. Se, eventualmente, i viaggi potrebbero avvenire con aggancio ai treni viaggiatori o soltanto ai treni merci.
3. Quale sarebbe, anche in via approssimata, la tariffa per il traino da parte delle categorie di treni di cui al precedente punto 2, e quale il costo della stallia durante le soste sui binari morti delle FFSS.
4. Se, eventualmente, sarebbero o meno imposte limitazioni agli aventi diritto a viaggiare in detta vettura (titolare, familiari, ospiti).
5. Se la Vostra Amministrazione potrebbe provvedere, a pagamento, alla ordinaria manutenzione della parte meccanica (esterna) della suddetta vettura.
6. Se, per gli impianti termici, la vettura dovrà essere autonoma anche durante i viaggi, ovvero potrà essere collegata al sistema di riscaldamento centrale del treno cui sarà collegata.
7. A quali norme tecniche e amministrative e a quali oneri assicurativi e fiscali dovrebbe sottostare l'uso di una tale vettura.
Vi sarò ben grato delle informazioni che vorrete farmi pervenire al riguardo e frattanto distintamente Vi saluto.
Oliviero Mogno
È necessario precisare che un conoscente che gli avesse affidato questo incarico non è mai esistito? Oltre che in una vettura ferroviaria, in tempi diversi pensò di poter trovare dimora, tra l'altro, in un antico castello altoatesino, in una barchessa veneta, in una torre bassanese, nell'isola di Gallinara, ecc. Alcuni di questi progetti lo impegnarono in modo consistente: dalle trattative per l'acquisto alla formulazione dei piani dettagliati di ristrutturazione con relativi computi metrici e preventivi di costo.
Il progetto della dimora rotabile non poté essere ulteriormente sviluppato. Le tre aziende interpellate comunicarono infatti di non essere in grado di formulare un'offerta. La risposta più circostanziata è quella della Breda, che chiarisce che «la vettura ferroviaria con le caratteristiche speciali da Lei descritte dovrebbe essere praticamente progettata ex novo, non esistendo progetti di vetture di tipo analogo da valere come base per eventuali modifiche e adattamenti», informando nel contempo che «gli impegni presi dal nostro Ufficio Tecnico non ci consentono di eseguire Io studio di progetto che sarebbe necessario». A sconsigliare il coinvolgimento di altre aziende fu poi comunque la posizione assunta dalla Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato, che fece «conoscere di non ritenere opportuno l'accoglimento della richiesta ... in quanto trattandosi nel caso specifico di vettura abitazione sono da prevedersi prolungate soste in varie località della rete, soste che creerebbero non pochi problemi di carattere tecnico e igienico».