Oliviero Mogno

MISCELLANEA
LETTERE

IL METEORITE DELLA ZONA B




 




Trieste, il 21 marzo del 1964

Al Consolato Generale
della R.F.P. di Jugoslavia
Strada del Friuli, .54 - Trieste

Oggetto: Ricupero di meteorite nella Zona B del T.L.T.

   Mi permetto di richiamare l'attenzione di codesto Consolato Generale sui fatti qui di seguito esposti, con la speranza che Esso voglia cortesemente farmi pervenire una risposta, previa consultazione con le competenti autorità del Governo Jugoslavo, in merito alla proposta più sotto formulata.
   I fatti:
   In una notte del mese di agosto dell'anno 1937, verso le ore 3, trovandomi io nei dintorni di Trieste, fui testimonio oculare della caduta sull'altipiano carsico di un meteorite di eccezionali dimensioni. Potei seguire visualmente il meteorite infuocato per tutta la sua traiettoria aerolitica, fino al punto di caduta ove provocò, per parecchi secondi, un'eruzione di materiale incandescente seguita da un incendio di sterpi, di limitate proporzioni. Dalla grandezza apparente dell'aerolite, dalla sua distanza e dalla illuminazione da esso determinata, potei calcolare che, al momento della collisione terrestre, il suo peso doveva essere di circa 150 chilogrammi.
   Il giorno successivo, constatai con meraviglia che l'evento era passato del tutto inosservato giacché tanto il locale Istituto Geofisico quanto la stampa erano completamente all'oscuro dello straordinario fenomeno. Allora io segnai su una carta topografica della regione (sca‑
la 1: 25000) il punto approssimativo di caduta, riservandomi di effettuare più tardi una ricognizione in sito.
   Ma, per un complesso di circostanze, tale ricognizione allora non avvenne, e più tardi io dimenticai la questione che, tuttavia, mi si è recentemente riaffacciata in seguito al casuale rinvenimento dei miei appunti di quel tempo. E tale questione mi sembra ora più che mai degna di attenzione poiché dall'importanza scientifica del ritrovamento non va disgiunta la sua notevole importanza economica. In questi giorni ho infatti potuto appurare, da fonte competente, che il valore venale di un aerolite sul mercato mondiale è circa l'equivalente del suo peso in oro. Cosicché, supponendo che il suo peso sia effettivamente di 150 kg, il suo valore dovrebbe aggirarsi, oggigiorno, intorno a un centinaio di milioni di lire italiane.
   La proposta:
   Per i fatti sopra esposti, io propongo di stipulare col Governo Jugoslavo un accordo contrattuale in base al quale io sia impegnato di indicare il punto approssimativo di caduta del meteorite (che si trova nella Zona B del T.L.T.) e di assumere, senza alcun compenso personale, la direzione dei lavori di ricerca per il suo reperimento, lavori che dovrebbero essere effettuati con l'impiego di braccianti e di attrezzature fornite dalle autorità jugoslave.
   Tale accordo dovrebbe prevedere che, in caso di ritrovamento, il meteorite dovrebbe essere venduto, entro il termine massimo di sei mesi, a quell'Ente, di qualsiasi nazionalità, che per il suo acquisto avrà fatta l'offerta più alta in seguito a una libera licitazione intrapresa parallelamente dalle autorità jugoslave e da me stesso. Il medesimo accordo dovrebbe inoltre stabilire che da parte dell'acquirente sia depositata a mio nome, su una banca di Ginevra, una percentuale (da convenirsi) della somma pattuita nell'atto di vendita.
   In attesa di un cortese cenno di ricevuta di questa mia lettera, prego codesto Consolato Generale di voler gradire le mie espressioni di saluto.

Oliviero Mogno